Kerri Strug

Il volteggio della morte

Olimpiadi di Atlanta 1996, Ginnastica Artistica

Entrando nella sequenza finale di esercizi, la lotta per la medaglia d’ORO a squadre si contandeva tra Russia ed USA, con le donne statunitensi al comando con un vantaggio di 0,897 punti [6] sulla squadra russa. Tuttavia, era ancora possibile per i russi ottenere l’oro se le donne statunitensi fossero crollate. Ma… perchè c’è sempre un Ma lo statunitense  Dominique Moceanu cadde due volte, registrando un punteggio scarso. Strug avrebbe dovuto salatare successivamente per salvare la medaglia.

Strug atterò male nel suo primo tentativo, facendola cadere e danneggiandole la caviglia. Di conseguenza, al tentativo sono stati assegnati 9.162 punti. [6] Retrospettivamente, dopo una scarsa prestazione dell’ultimo russo Roza Galieva sul pavimento, il punteggio di Moceanu (9.200) sarebbe stato sufficiente a battere i russi anche se Strug non avesse eseguito l’esercizio del cavallo. Tuttavia, Galieva si esibì dopo Strug, e quindi Strug aveva bisogno di atterrare perfettamente in piedi per raggiungere matematicamente l’oro.

Nell’intervallo di tempo tra i due esercizi la ragazza americana, chiese: “Ne abbiamo bisogno?” [3] Károlyi rispose: “Kerri, abbiamo bisogno che tu ci vada ancora una volta. Abbiamo bisogno di te ancora una volta per l’oro. Puoi farlo, è meglio che tu lo faccia.” [6] Strug così zoppicò leggermente fino alla fine della pista per fare il suo secondo tentativo. Atterrò brevemente la volta su entrambi i piedi, saltando quasi all’istante solo sul suo buon piede, salutando i giudici. crollò in ginocchio dal dolor lancinante con immediato soccorso medico

La volta completata ricevette un punteggio di 9.712, garantendo agli americani la medaglia d’oro.

A causa del suo infortunio, non è stata in grado di competere nella finale individuale del corpo libero ed all-around nonostante si fosse qualificata per entrambi.

Strug divenne un’eroina sportiva nazionale, ricevendo così l’onore di visitare la casa Bianca e stringere la mano a Bill Clinton