
Andre Kirk Agassi,
noto semplicemente come Andre Agassi nato a Las Vegas, 29 aprile 1970 è un allenatore di tennis ed ex tennista statunitense.
Considerato uno dei più forti tennisti di sempre, ha vinto 60 titoli ATP e 8 tornei dello Slam, detenendo il primo posto nella classifica ATP per 101 settimane e guadagnando in carriera più di 31 milioni di dollari in premi e 150 milioni di dollari in sponsorizzazioni. Vincitore di 17 titoli ATP Masters Series, è l’unico tennista ad aver vinto in carriera tutti e quattro tornei dello Slam, la medaglia d’oro del singolare olimpico, il torneo ATP World Championship e la Coppa Davis. Famosa è stata la sua rivalità storica con il connazionale Pete Sampras. Il 9 luglio 2011 è stato introdotto nella International Tennis Hall of Fame.
È uno degli otto giocatori che nella loro carriera sono riusciti a realizzare il Career Grand Slam (insieme a Don Budge, Roy Emerson, Rod Laver, Fred Perry, Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic) ed è stato il primo a realizzarlo su tre diverse superfici. Alla vigilia dell’Open di Francia 2017 è diventato il nuovo coach di Novak Djokovic,dal quale si è separato nella primavera del 2018.
(parlando del Padre)
“È convinto che il tennis abbia rovinato il nostro rapporto, non lui. Non mi chieda se si sente in colpa, lui pensa di non averne di colpe, anzi rifarebbe tutto quello che ha fatto, ne è fiero. Quando dopo tre sconfitte nelle finali del Grande Slam ho vinto a Wimbledon e ho chiamato casa, papà mi ha detto: come hai potuto perdere il quarto set?“ L‘idea di far allenare il proprio figlio di sette anni tirandogli 2.500 palline al giorno assomiglia molto a una specie di avvelenamento metodico, e quella era l’idea di educazione che aveva in testa mio padre.
Io mio padre sono arrivato a capirlo con il tempo. È arrivato dall’Iran e a noi figli ha voluto regalare il sogno americano, lui non aveva mai potuto scegliere.
Avevo sette anni quando mi disse che sarei diventato numero uno. Per lui contavano forza e disciplina, non il calore umano, né la fragilità.
Solo dopo avermi visto a pezzi dopo la mia ultima partita nel 2006 allora ha odiato anche lui il tennis e ha realizzato quanto fisicamente emotivamente mi avesse fatto male ed abbia logorato il nostro rapporto”